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Maiori
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Incerta l'origine di Maiori, le numerose
ville fanno pensare che sia stata fondata
dai Romani, ma il nome originario; Reghinna
Major fa pensare ad una certa origine
etrusca, infatti la finale "inna" è comune
a molte parole etrusche. Nel nono secolo
Maiori fu riedificata dal principe salernitano
Sicardo. Durante il periodo delle Repubbliche
Marinare, Maiori era sede degli arsenali
e dell'Ammiragliato della Repubblica di
Amalfi. Maiori fu attaccata dai Normanni
resistendo per lungo tempo ma nel 1268 subì
duramente il saccheggio dei Pisani, noti
rivali della Repubblica di Amalfi che con
le loro Galee erano soliti circumnavigare
l'intera costa saccheggiando tutti i paesi
costieri. Successivamente Maiori ebbe una
ricca marina mercantile, con cantieri organizzati
per la costruzione di navi di grande portata,
ma purtroppo nel 1343 fu colpita da un violento
maremoto che distrusse completamente la
zona litoranea e buona parte dei luoghi
più interni abitati.
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Un altro capitolo nuovo
per Maiori fu nel 1662 quando venne nominata
Città Regia dal re Filippo
IV. Nel 1735 e successivamente nel 1773 Maiori
fu devastata da due tremende alluvioni che
debilitarono profondamente le iniziative di
ripresa. Fu durante questo periodo di tragedie
che i cittadini si aggrapparono alla fede
religiosa, ed il simbolo scelto fu una statua
di legno raffigurante la Madonna che qualche
imbarcazione perse in mare durante una tempesta,
fu allora che nacque il culto verso Santa
Maria a Mare che prosegue fino ad i nostri
giorni. Il 1860 la parte meridionale della
penisola entra a far parte del Regno d'Italia,
nuovi tributi da pagare e diverse imposizioni
da parte dei Borboni assieme alle già gravi
difficoltà della popolazione fecero scattare
numerose rivolte, ed monti di Maiori, il Monte
Falerzio si popolò di briganti e rifugiati.
Il 1910 segna un altra parentesi drammatica
per la storia di Maiori; un ennesima terribile
alluvione e la visita di Re Vittorio Emanuele
III. Una nuova lenta ripresa fino al triste
scenario dell'entrata in guerra dell'Italia
nel 1915, e numerosi furono i militi di Maiori
caduti. Nel 1943, il famoso 8 settembre Maiori
fu teatro dello sbarco degli alleati Anglo
Americani che scelsero la loro base sulla
stessa spiaggia. Il quartier generale fu l'attuale
sede comunale: il palazzo Mezzacapo e la Chiesa
di San Domenico fu adibita ad ospedale militare.
Ancora una volta, il 25 ottobre 1954 subì
la devastante furia di un alluvione, furono
danneggiati il centro storico ed una parte
degli edifici lungo il fiume. Dagli anni sessanta
fin a oggi Maiori vive un nuovo splendore,
la cittadina si presenta ridente ad un turismo
tranquillo e di qualità, numerose strutture
alberghiere e luoghi di ristoro sorgono presso
il lungomare e nelle zone appena interne,
i cittadini sono semplici, ospitali ed operosi.
Fioriscono numerose attività artigianali di
pasticceria e di liquori, esportati in tutto
il mondo. |
Per saperne di
più: www.maiorihotel.it |
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