Chiesa di Santa Rosa
All’ingresso del paese, a dominare l’incantevole
golfo di Salerno, da Capodorso a Punta Campanella,
è la Chiesa e il Convento di Santa Rosa. All'aspetto
monastico dell'esterno si contrappone quello
ricco, tipicamente barocco dell'interno; inestimabile
il valore artistico di quattro altari lignei
e le grate bombate in ferro e legno del coro
e ai lati dell'altare centrale.
Nel 1539, l'arcivescovo di Amalfi Giovan Ferdinando
Annio donò questa chiesa, al quel tempo detta
Santa Maria di Grado, al Comune di Conca dei
Marini e da questi nel 1679, a Suor Maria
Pandolfi che nel 1681 vi fondò accanto un
convento di domenicane.
In questa chiesa, si trova custodito il capo
di
San Barnaba compagno di San Paolo
nell’apostolato, prezioso dono fatto dal vescovo
di Pozzuoli Don Girolamo Dandoli, nato a Conca
nel 1772.
Questa reliquia è la più importante della
Provincia, dopo il corpo di San Matteo a Salerno
e quello di S. Andrea ad Amalfi.
La chiesa di S. Pancrazioubicata
La
chiesa di S. Pancrazioubicata in una zona
molto suggestiva e panoramica della Costiera,
è circondata da un uliveto bellissimo attraversato
da uno scenografico scalèo ricordato dai versi
di Alfonso Gatto e dalle tele di Mario Avallone
e Clemente Tafuri e dinnanzi ha un superbo
sagrato con maestose piante di palma. Più
avanti, un diverso e suggestivo punto panoramico
lo offre la spianata detta punta “Vreca”,
quasi a forma di nave.
Questa chiesa è citata in un documento del
1362 attestante che era di patronato della
famiglia Mele. Presenta tre navate coperte
da volta a crociera, con altrettanti absidi
e porte d'ingresso. Le navate laterali hanno
tre cappelle ciascuna. In tempi recenti è
stata ricostruita nella facciata e nel campanile,
dopo il crollo di quello originario.
In un locale della chiesa sono ancora oggi,
presenti numerosi quadri che documentano gli
“ex voto” per i miracoli attribuiti a Don
Gaetano Amodio, più volte invocato dai marinai
nei momenti di pericolo.
Monastero di Santa Rosa
Il fiore all’occhiello di Conca dei Marini
è certamente il complesso dell’ex Convento
di Santa Rosa, uno dei maggiori e più rappresentativi
edifici della Costiera,comprensivo della chiesa
con cupola e campaniletto, costruito su di
un’ alta e scoscesa sporgenza rocciosa che
dall’alto sovrasta il territorio circostante.
La sua sagoma si intravede da Capo d’Orso
ed appare sempre più imponente man mano che
si procede verso Amalfi.
Questo complesso monastico in se stesso è
già uno spettacolo fantastico: una roccia
che si profila come un manto regale ed una
costruzione che la sovrasta con il diadema
delle cupole.
Fin dalle sue origini, la storia ed il destino
di tutto il paese è legato strettamente alle
sorti di questo convento.